Come stimolare il Linguaggio del bambino
Una delle domande che tutte le mamme si fanno e fonte di ansia e preoccupazione è: " Quando inizierà a parlare il mio piccolo?"
La risposta a questa domanda non possiamo darla con dati alla mano perché sappiamo bene che ogni bambino ha i suoi tempi per sviluppare determinate abilità, però ci sono dei piccoli accorgimenti, attività, "trucchetti" che i genitori possono mettere in pratica per stimolare l'acquisizione del linguaggio.
- Parlare tanto
Sin dalla nascita del bambino il primo suggerimento è parlare tanto con lui! Alcuni lo troveranno assurdo, ma è proprio qui che si gettano le basi per l'ascolto, la direzionalità ed il riconoscimento delle voci.
Descrivete tutto quello che fate insieme: il bagnetto, il cambio del pannolino, se state per uscire. Man mano che il bimbo cresce, non perdete questa abitudine. Descrivete tutto, anche le attività che vi vede fare es: "mamma fa il caffè", "prendiamo la tazza", "tieni tu la bustina dello zucchero!". Lo aiuterà, a direzionare le voci, riconoscerle, essere consapevole di alcune routine, gettare le basi per quelli che sono i turni della conversazione, perchè presto imparerà a rispondere alle vostre descrizioni, ad imitarne la prosodia e provare a ripeterle.
- Imitare
Insegnare al bambino ad imitare, l'imitazione è in prerequisito fondamentale per lo sviluppo del linguaggio.
Battere le mani, soffiare, aprire e chiudere la mano per fare ciao, toccarsi il naso, fare la linguaccia, fare una pernacchia e via dicendo sono dei prerequisiti del Linguaggio.
- Dare istruzioni
Seguendo l'interesse del piccolo, durante il gioco date delle piccole istruzioni; ad esempio: fate una torre di costruzioni insieme e uno...due...tre...giù!
Il bambino dovrà far cadere la torre.
Giocate con un trenino che al VIA partirà.
Fatevi prendere la palla, al "METTI" fate impilare un anello
Importante è non aiutare troppo o troppo poco, neanche con aiuti indiretti quali "prendi la palla" indicandola. Questo permette al bambino di focalizzare la sua attenzione sul messaggio verbale e di migliorarne la comprensione.
- Intonare canzoni, filastrocche e suoni onomatopeici:
Cantate, intonate filastrocche.Cercate di accompagnare le canzoni e le filastrocche con gesti: i piccoli ne saranno attratti maggiormente (vedi Imitazione)
Es: "Farfallina bella e bianca ...." muovendo le mani, spostandole da una parte e dall'altra
Vedrete come ad un certo punto i piccoli cominceranno ad imitarvi dapprima con movimenti grossolani e via via sempre più simili ai vostri. Con il tempo con le stesse canzoncine potrete canticchiarle insieme.
Cominciate con completamenti di frasi
Es "Se sei felice tu lo sai batti le .........." ed attendete la loro tenera vocina
ATTENZIONE: se il piccolo non risponde, non aspettate troppo prima di continuare la canzone, il rischio è di fargli perdere piacere ed interesse verso quel momento di gioco con voi!
Utilizzando degli oggetti tridimensionali, peluche o in commercio ci sono anche alcuni libri (vedi L'uccellino fa) associate ed essi i versi ed i suoni che riproducono.
Anche qui ATTENZIONE: anche se il piccolo riesce a riprodurre BAU, se vediamo un CANE è sempre un CANE quindi mai dire "guarda c'è un BAU", ma "guarda c'è un CANE che fa BAU", "salutiamo il CANE, come fa?"
- Lettura
Leggete tanto ai vostri piccoli, partite da, libri sonori o libri tattili, libri illustrati.
Poco importa il filo della storia, potete insieme soffermarvi sulle pagine, toccate elementi della pagina etichettandoli e via via che il bambino ci sembra più pronto, inventare piccole frasi (che con il tempo devono essere arricchite) che veicolino il significato delle immagini.
Il bambino inizia a sviluppare il linguaggio ancor prima della sua nascita, nell'utero materno!
Vi consigliamo allora già nell'ultimo trimestre di gravidanza di iniziare con la lettura al pancione: leggere una breve storia al piccolo, cantare delle ninna nanne o intonare filastrocche, magari insieme al papà o ai fratellini aiuta inoltre a stabilire già dei legami.
- Cosa evitare
Quando il piccolo inizierà a produrre le prime paroline, saranno parole semplificate ad esempio: NUNA invece che LUNA o APUA piuttosto che ACQUA.
Non correggetelo sottolineando l'errore!
Es "Non si dice NUNA, si dice L U N A" è assolutamente da evitare
Come si corregge?
Piuttosto restituite ai piccoli la parola corretta, arricchendo la sua frase "Si che bella la LUNA nel cielo, brilla!"
In questo modo il nostro piccolo si sentirà gratificato nell'essere stato capace di farvi comprendere quanto volesse esprimere e, dal vostro interesse mostrato attraverso l'arricchimento della frase, si sentirà motivato ad etichettare sempre più oggetti, azioni, persone.
Questo, codesto e quello: bandite dal vostro linguaggio con i bambini, soprattutto quando lo coinvolgete in piccole scelte, i dimostrativi
Es "Vuoi QUESTO o QUESTO?" (mostrando due oggetti)
Ciascuna cosa ha il suo nome! Seppur alcune etichette ci sembrano più complesse ed articolate rispetto altre, è opportuno che ciascuna cosa abbia la propria etichetta, il proprio nome! Non temete di rendere le cose troppo difficili per il bambino, al contrario, lo stimolerete aumentando la sua familiarità con le parole. La reiterazione dell'etichetta fa si che il bambino la incameri e la faccia propria ed al momento opportuno possa restituirla.
Quindi la proposta giusta dovrebbe essere: "vuoi la palla o le bolle?"
Diminutivi:spesso con i piccoli tendiamo ad utilizzare diminutivi, vezzeggiativi.
No, non è un grave errore, ma sarebbe meglio evitarli.
E' preferibile dire "andiamo a lavare le MANI" piuttosto di "andiamo a lavare le MANINE"
Ad ogni modo, la parola d'ordine deve essere DIVERTIMENTO!
Con questi piccoli accorgimenti, ora date libero spazio all'immaginazione, inventate tanti giochi con i vostri piccoli e tornate un pò bambini!
Al prossimo articolo!
Staff ReHabilita