Smartphone e Tablet salvapianto
L' arrivo di Cicogne nel nostro Team ci ha fermati per qualche mese, ma ci ha dato anche nuovi spunti sull'inserimento di inserzioni collaterali ai nostri articoli (a breve novità).
Ma non perdiamoci in chiacchiere e riprendiamo proprio da dove ci eravamo fermati: i media device.
Più in particolare quante volte ci è capitato di assistere alla stessa scena che si ripete come un copione scritto, dove a cambiare sono solo gli attori:
il Bambino si agita, si annoia, comincia a piangere e come per magia ... dalla tasca o da qualche borsa compare un cellulare o un tablet con la app salvapianto (Youtube) sulla schermata principale e video che mentre sono in caricamento sono accompagnati da ansia genitoriale.
Il video parte ed il Bambino improvvisamente si è calmato.
Quello che accade in realtà, è che quei video, canzoni, cartoni bloccano le attivazioni emotive e lo portano in uno Stato dissociativo: il Bambino non impara più a comprendere cosa accade dentro di se ed a cercare consolazione in uno sguardo di mamma o in un abbraccio di papà o nel suono della voce di una persona cara, quindi ad un contatto reale accompagnato da parole che danno significato a quell'emozione, ma viene momentaneamente ipnotizzato dall'ondata di immagini pixel che sono sullo schermo che di umano e relazionale non hanno niente.
Aver un video a portata di pianto significa predisporre in modo inequivocabile alla dipendenza ovvero disabituare il Bambino ad usare le relazioni con chi si prende cura di lui, come strada principale.
Da genitori, Educatori, adulti responsabili dovremmo quindi sapere che quando un bambino è agitato, l'ultima cosa che gli serve per tranquillizzarsi è avere uno schermo davanti agli occhi, piuttosto incentiviamo gli abbracci, le dolci parole per attraversare quella zona di disagio e tornare pian piano alla calma ed alla tranquillità.